America latina e Occidente tra filosofia e letteratura
Da oltre cinque secoli l’America Latina vive la sua cultura filtrata dal rapporto, talvolta ingombrante, con l’Occidente. La questione naturalmente non può essere ricondotta semplicisticamente allo schema servo-padrone, poiché nel corso del tempo gli attori in gioco hanno cambiato, più volte, non solo posizione, ma anche“significato”. La cultura latinoamericana ha infatti ripreso, reinventato e stravolto gli stimoli, le correnti e le idee che provenivano (e spesso erano imposti) dai salotti e dalle accademie delle città europee e statunitensi. Al punto che oggi, nel centenario della nascita di Leopoldo Zea, si può rispondere finalmente in modo affermativo alla celebre e provocatoria domanda, ¿Existe una filosofía en nuestra América?, che Augusto Salazar Bondy nel 1968 scagliò contro l’intellighenzia del suo paese.
Attraverso i contributi di studiosi del calibro di Mauricio Beuchot, Anna Boccuti, Giuseppe Cacciatore, Horacio Cerutti Guldberg, Enrique Dussel, Serge Latouche, Mario Magallón Anaya e Blas Matamoro, il primo numero di Pagine Inattuali muovendosi tra suggestioni letterarie e analisi filosofiche, riflette su questi temi e intende offrire uno spaccato di quel dibattito che da decenni caratterizza il continente latinoamericano.
Simbolismo e laicità in Dante e nelle opere di ispirazione dantesca
Numero 2
Simbolismo e laicità in Dante e nelle opere di ispirazione dantesca
Dante Alighieri è un universale che oramai soggiace all’immaginario collettivo travalicando, naturalmente, i confini già estesi entro i quali è nato. La letteratura di Dante s’è fatta mondo, universo e ha sparso ovunque le sue spore, germinando visioni, letture, ricezioni e influenze, più o meno palesi e più o meno nascoste, all’interno del panorama artistico, non soltanto letterario, mondiale.
Il secondo numero di Pagine Inattuali, riflettendo su tale evidenza, ha perciò provato a offrire di Dante non solo l’interpretazione di celebri specialisti di fama internazionale come Ronald Martinez o Ruedi Imbach (intervistato da Anna Tropia), ma anche quella di studiosi decisamente meno affermati, appartenenti ad ambiti disciplinari non necessariamente letterari. L’influenza di Dante è stata così rintracciata nel lavoro del cubano “Grupo Orígenes” (Mayerín Bello); nell’opera dello scrittore e saggista argentino Juan José Saer (Magdalena Perkowska); nella strutturazione di due personaggi di Jorge Luis Borges (Livio Santoro); nel pensiero di Karl Marx (Giovanni Sgro’); nel cinema italiano (Andrea Sanseverino). Viene inoltre offerta una lettura affascinante del Lucifero dantesco attraverso le classiche tematiche del perturbante (Anna Chiaiese); e infine viene offerta una rassegna circa il contributo dantesco alla definizione del concetto di sovranità (Claudia di Fonzo). Il numero è poi impreziosito da tre microfinzioni, ispirate alla Comedìa, che lo scrittore argentino Norberto Luis Romero ha voluto generosamente donare alla rivista.
Il Fantastico. Tradizioni a confronto
Numero 4
Il Fantastico. Tradizioni a confronto
Nell’introduzione dell’antologia forse più celebre della letteratura fantastica, curata da Jorge Luis Borges, Adolfo Bioy Casares e Silvina Ocampo, si legge: “Bisognerebbe dire che tutta la letteratura è fantastica”. Del resto, se proprio è necessario accettare le distinzioni di genere tra le varie forme di scrittura, allora la modalità fantastica rappresenta, forse, l’alter ego più riuscito della letteratura intesa in senso generale. Le opere fantastiche, con la loro innata vocazione all’universale e al perturbante, si muovono infatti senza disagio da una cultura all’altra, incuranti delle religioni, dei paesi e delle lingue che le hanno casualmente generate. Riescono – lì dove altri tentativi hanno fallito – a dimostrare che la babele umana in fondo sia solo un’apparenza ricchissima di immagini e significati.
Il quarto numero della rivista Pagine Inattuali si interroga su questo complesso quanto affascinante tema, proponendo un confronto tra quattro tradizioni culturali (italiana, francese, spagnola e inglese), sviluppato giustapponendo saggi di autorevoli firme, da Remo Ceserani a Stefano Lazzarin, da Rosalba Campra a Didier Contadini e Carlo Pagetti, e racconti di scrittori come Maurizio De Giovanni, Livio Santoro, Carlos Dámaso Martínez, Norberto Luis Romero, Bernard Quiriny, Antoine Volodine, Algernon Blackwood e Edward G. Bulwer-Lytton.
Il fumetto italiano. Saggi e interviste
Numero 7
Il fumetto italiano. Saggi e interviste
Il settimo numero di “Pagine Inattuali” si propone di analizzare il ruolo che ha avuto e continua ad avere il fumetto italiano nell’immaginario collettivo. Nello specifico, questo volume è strutturato in due parti distinte.
Nella prima ci sono quattro saggi sul fumetto italiano che ne approfondiscono la storia (sia in generale, sia a partire dalla parabola di Andrea Pazienza) e alcuni generi (quello erotico e quello del giornalismo a fumetti).
Nella seconda parte, invece, si alternano interviste e contributi di disegnatori e sceneggiatori di fumetti del calibro di Tiziano Sclavi, Alfredo Castelli, Michele Medda, Luca Enoch, Paolo Bacilieri, Bepi Vigna, Bruno Brindisi e Pasquale Ruju, ai quali è stata sottoposta una griglia di domande/questioni e la libertà di rispondervi nel modo e nella forma che ritenevano più opportuni. Completa il numero il bellissimo e inedito fumetto di Cristina Portolano .